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194 | in risaia |
Era ansioso di mettere il fiore nello zoccolo e di assicurarsi se Gaudenzio non l’avesse prevenuto. E tuttavia, intimidito dalla presenza della sorella, rimaneva là seduto sulla panca presso la tavola. Neppure quel dubbio orrendo che aveva nel cuore, poteva fargli vincere la debolezza della sua natura fiacca.
— Ecco come le vogliono bene a quella sguaiata! pensava la Nanna. È lì annientato per lei. Più maltratta gli uomini e più l’adorano. Io non sono più nulla dacchè è entrata in casa. Babbo, mamma, fratello, innamorati, sono tutti per lei. Ah! se potessi schiacciarla!
E nella disperazione del suo cuore invidioso attinse il coraggio feroce di dire a quel pover’uomo:
— Sei giunto tardi; ce n’è un altro fiore.
Un grido disperato, straziante, uscì dal petto di Pietro, e finì in un singulto che lo scosse tutto. Si coperse il volto colle mani, e singhiozzò disperatamente:
— Ah! lo sapevo che sono di troppo a