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in risaia | 171 |
dita reale, le fece dimenticare il dono vagamente sperato.
— Oh, chi ha trovata la mia pezzuola? andava gridando nella corte. Pacifico, se andate fuori, guardate se vi riesce di trovarmi la pezzuola lungo il viale; e s’avviava a cercarla dall’altro lato nell’orto.
— Non vorrei che la riavesse subito da Gaudenzio, poi venisse a dirci di averla trovata, ed io non potessi smentirla. Pensò la Nanna. E si pose a fianco della cognata, per verificare che la pezzuola non si trovava.
Ma i suoi calcoli la ingannarono. Aveva contato senza l’astuzia di Gaudenzio, che non essendo sentimentale affatto, non aveva pensato a tenersi quella pezzuola sul cuore, ad assorbirne il profumo della donna amata.
Gli premeva di non suscitare scandali, di non destare il sospetto che lui fosse entrato nell’orto di notte.
Quando le due cognate furono presso la siepe, la Rosetta mise un grido.