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152 | in risaia |
Nanna che cercava di salvare almeno l’apparenza. Ma con Gaudenzio non c’era verso di salvar nulla. Aveva bisogno di mettere i punti sugli i, anche quando le leggi dell’urbanità protestavano contro quelle dell’esattezza. E ribattè con malignità brutale:
— Sì eh! Quel che non si può avere si dà via per carità.
La Lucia che aveva lo spirito un po’ più coltivato, sentì tutta la crudeltà di quelle parole, e cercò di mitigarla come poteva dicendo:
— Vuoi ballare con me, Nanna?
In quella Pietro cessava di ballare colla Rosetta, e la conduceva a sedere accanto alla Maddalena. Gaudenzio piantò la zitellona e la bimba, e corse alla giovine sposa, la sollevò come un conquistatore, e si mise a ballare con lei, alla sua maniera, sguaiata e compromettente.
La Nanna rifiutò la gentile offerta della Lucia e seguì con occhio scrutatore la coppia danzante. Lei le conosceva quelle strette,