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in risaia | 127 |
per passare accanto agli uomini, nella speranza di cogliere qualche parola.
— Vi ho da parlare, diceva Pacifico. Volete che andiamo a berne un bicchiere?
La Nanna udì, e passò innanzi sogghignando senza guardarli.
— Buondì Nanna, le gridò Pacifico.
Si voltò, rise e tirò via. Il suo cuore esultava. Era sicura che lo sposo c’era. Finalmente non sarebbe più considerata come un rifiuto, diverrebbe una donna come le altre.
Quella sera, quando tutti si ritirarono all’ora della cena, prese il suo piatto di riso, ed andò a sedere in corte, sperando che il babbo andasse a dirle quanto aveva proposto Pacifico. Ma, invece, Martino la lasciò cenare in pace, e quando ebbe finito la chiamò in casa. Quel discorso solenne voleva farlo presente alla famiglia riunita.
— Ebbene, Nanna? le disse. Hai voglia o no di maritarti?
— Oh, per me.... disse la Nanna crollando