Pagina:Torriani - In risaia, Milano, Galli, 1890.djvu/125


in risaia 123

occupazioni da massaia, di cui le donne, e specialmente le contadine, vanno tanto superbe. Le gite al mercato a vendere per proprio conto. Le ciarle colle vicine; i lavori nell’orto, e finalmente, da ultimo, il ritorno del marito la sera, e la minestra mangiata in comune, a porte chiuse, quando, soli l’uno coll’altra, oserebbero amarsi, e la suggezione del mondo non paralizzerebbe le carezze. E su quest’immagine si fissava col pensiero, insisteva con delizia; e le sussultava il cuore e ne era commossa fin quasi al pianto. Dopo averci meditato tutta intera la notte, quell’idea le si era così ben radicata nella mente e nel cuore, da non potervi più rinunciare. Quasi si meravigliava di non essere ancora sposa; e le pareva impossibile che quelle dolcezze tanto vive nel suo pensiero, fossero ancora così lontane ed incerte.

Ed il sensale disprezzato il giorno innanzi come una vergogna, le parve omai una benedizione.