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120 | in risaia |
gliasse prima, e lei, che nessuno desiderava, ridotta ad essere offerta ad un sensale perchè cercasse di collocarla in qualche modo, l’aveva profondamente umiliata. Aveva il cuore amareggiato. Ad un tratto le balenò un’altra idea, un’altra idea dolorosa. Tutto il sangue le ribolli. Tornò impetuosa all’uscio, e gridò con voce tremante di dispetto:
— Se non mi aveste venduta la mia piuma, l’avrei trovato lo sposo.
— Ebbene, trovalo, e ci penso io a rifarti il letto, disse Pietro, che aveva messo da parte un po’ di quattrini per le sue nozze, e li sacrificava volentieri per togliere di mezzo quell’ostacolo.
La Nanna tornò ad allontanarsi, e vagolando sola nell’orto fra le penombre del crepuscolo, pensò a lungo; poi ripensò durante la notte nella sua cameruccia. L’idea di una cognata bella, sposa, a cui tutti farebbero complimenti, che attirerebbe tutti gli sguardi, mentre lei le starebbe a fianco brutta, vecchiotta, negletta come un cencio, le torturava