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— Oh, buon giorno giovinotta, disse il nuovo venuto salutando la Nanna. Non credevo di trovarvi qui.

— Avete la memoria corta, rispose la Nanna con un po’ d’acrimonia.

— No; mi ricordavo quello che mi avete detto. Ma supponevo che sloggiaste. E che fosse la casa vostra quella che s’era presa per noi.

Intanto la sposa s’era mossa per scendere dal carro, e la Nanna era accorsa col marito per aiutarla. La povera giovine sorridendole del melanconico sorriso degli ammalati, prese parte per la prima volta al discorso con una parola di conciliazione e di bontà.

— È meglio che siate rimasta, disse, giacchè con Pacifico vi conoscete già, ci faremo buona compagnia.

E così avvenne infatti. Pacifico non fece più la menoma allusione al suo incontro colla Nanna in risaia; e lei comprese che s’era ingannata allora, ed aveva attribuito a quel