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XVII.

Così la Nanna s’era allontanate tutte le simpatie; i parenti stessi, dacchè non potevano più ammirarla nè per la bellezza nè per la bontà, ed erano ridotti a perdonarle sempre dei torti, l’amavano soltanto per istinto e per abitudine.

Sui ventiquattro anni s’era fatta robusta, aveva ingrassato parecchio, ed il suo volto aveva ripreso alquanto della freschezza giovanile. A forza di portare la pezzuola sul capo, aveva imparato a mettersela con una certa civetteria che riesciva a nasconderle la miseria del cranio spelato, senza sfigurarla.

Quell’anno, in primavera, alla zappatura, poi alla seminagione del riso, s’era accorta di non essere più repulsiva per nessuno. Che! c’era stato persino un giovine, un po’ maturo