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102 in risaia


avrebbe sponsali, nè una casa sua, nè figlioli suoi. Ed un profondo dolore le stringeva il cuore mentre fissava quell’avvenire desolato, ed anche allora l’afflizione le irradiava il volto della sua mesta bellezza.

Ma ad un tratto vedeva passare una frotta di fanciulle che si voltavano indietro in istrada per lanciar motti sguaiati ai giovinotti che le seguivano; oppure qualcuno veniva a dirle:

— Sai che s’è fatta sposa la Peppinetta che curava le tue oche sett’anni fa? oppure:

— La figlia del cantoniere che ha sposato Antonio il tessitore, ha avuto un bimbo.

Allora l’invidia le rimordeva il cuore. Confrontava quelle esistenze tanto normali colla sua, quelle dolcezze colle sue privazioni, e diceva:

— Perchè?

Ed avrebbe dato dei pugni contro il cielo. Ed odiava tutti i felici per quella parte di bene che le pareva rapito a lei.