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62 | il curare. |
camara, parecchi studenti, ed il professore di chirurgia, che erano riesciti a trovare. Questi disse:
“— Se si fosse potuto amputarlo in tempo...
“— Che! rispose Dulcamara. La morte è venuta istantanea; fu l’affare di sette minuti.
“— Ma che morte! ribattè Turiddu. Vi giuro che questo giovine è vivo. In questo corpo immobile, dietro quest’occhio vitreo, con tutte le apparenze della morte, la sensibilità e l’intelligenza persistono intere; egli ci vede e ci sente...
“Oh la gioia, la gioia infinita che mi invase in quel momento! Mi parve che quell’incanto malefico fosse vinto; che in quell’eccesso di giubilo potessi stendere le braccia al mio salvatore.
“Ma no; nulla. Il piacere, come il dolore mi lasciavano impassibile e freddo.