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54 il curare.

alla tortura che provavo, mi irritavano fino alla pazzia, poi udivo ripetere:

“— No; non sente più nulla.

“Il professore mi applicò l’orecchio al petto e disse:

“— Pare che ci sia ancora una lieve pulsazione; ma presto il cuore avrà cessato di battere; fra pochi minuti sarà morto. Povero giovine! Povero giovine!

“Nessuna mente umana ha mai immaginato nulla di tanto crudele. Non potevo nemmeno girare gli occhi, nemmeno chiuderli! Le mie membra erano impietrite; ero imprigionato vivo in un corpo morto. Se mi si fossero rizzati i capelli sulla fronte, come si dice che avvenga per senso di raccappriccio! Se fossero incanutiti! Si sarebbe capito almeno che qualche cosa viveva in me; che viveva lo spavento; uno spavento angoscioso, febbrile, furibondo!