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40 il curare.

cominciò a divagare sui selvaggi dell’America del Sud, sulle loro freccie, che traversano l’etra a volo, e vanno a colpire il pennuto volante presso le nubi, il fiero bisonte nei labirinti della foresta, e lo piombano fulminato al suolo. Poi, chiudendo l’inevitabile esordio che precedeva sempre le sue trattazioni, concluse:

— Quelle freccie sono avvelenate col curare.

“L’esordio e la perorazione erano la farina del suo sacco; poi recitava pagine e pagine, più o meno opportunamente scelte, di qualche trattato o giornale scientifico, e quella era la sostanza della lezione.

«Quel giorno la sostanza prometteva d’essere interessante, e ci faceva sopportar con pazienza i fronzoli rettorici di cui l’ornava il professor Dulcamara. Cominciò dal fare una descrizione pom-