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146 | silenzi d’amore. |
Quella donna vedova, indipendente che vedeva ogni giorno senza poter mai svincolarla dalle soggezioni da giovinetta di cui s’era circondata, quei discorsi nervosi in cui apparivano lampi di passione, e che, subito dopo, una nota di scetticismo o di puritanismo smentiva, gli avevano messa la febbre nel cuore.
Era risoluto a parlare, ad uscire da quell’incertezza ad ogni costo, a costo di fare una dichiarazione d’amore sul dorso di un asino.
Appunto in quel giorno il seguito della Contessa era al gran completo.
Oltre alla signora Asting, le figlie, i conoscenti soliti, c’era un giovine di Milano arrivato allora, che le portava una grande provvista di novità, e le faceva la corte anche lui.
Fausto non era geloso, e la Contessa