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142 | silenzi d’amore. |
nervi; e l’amore non è che una malattia nervosa.
Pare che lei ne faccia uso del chinino, disse Fausto. Ne ha studiato molto gli effetti.
Glielo disse a mezza voce perchè gli altri non udissero, irritato da quella negazione fredda che lo scoraggiava.
Ma a lei quella parola sommessa, sussurrata come una confidenza fece l’effetto d’una carezza, malgrado l’insolenza che racchiudeva. S’indispettiva di non risentirsi di quell’insolenza, ma non si risentiva.
Tutto il giorno, tutta la sera, ripensò quella voce bassa, quella frase mormorata per lei sola, quell’atto intimo di parlarle piano. Le pareva che l’indomani e tutti i giorni dovesse sempre parlarle così.
Scrisse una lunga lettera a’ suoi due