Pagina:Torriani - Cara speranza, Milano, Chiesa, 1896.djvu/144

136 silenzi d’amore.

stita bene; era giovine, allegra, cordialissima, entrava subito in confidenza. Era una di quelle signore, colle quali gli uomini stanno volentieri in compagnia, perchè sanno discorrere, tolgono di mezzo la soggezione senza mai perdere la loro dignità di contegno, e non annoiano mai; una di quelle donne di cui le altre dicono:

— Non si capisce che cosa ci trovino gli uomini di attraente. Non è bella.

— Non era al casino ieri sera? domandò Fausto.

E vedendo che la contessa lo guardava ridendo, soggiunse:

— È anche questa una rima obbligata?

— Ed anche questa è la quarta volta che si ripete, perchè lei è il quarto conoscente che incontro. No, al casino non c’ero. La signora Asting non ci andava, e non mi trova abbastanza vecchia per