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120 | suor maria. |
lando; e le vôlte immense ripeterono le sue grida con un suono cavernoso, che veniva da lontano, si ripercoteva, si frangeva, si prolungava, e moriva lentamente nel buio e nel silenzio di tomba. Allora la paura invase la mente del fanciullo come un delirio. Egli si pose a correre nell’oscurità, urlando, strillando, disperato, pazzo di terrore.
VI.
Suor Maria vegliava la notte di Natale al letto d’una donna malata.
Nascondeva il volto fra le braccia incrociate, e piangeva sul suo abito grigio, pensando il Natale delle famiglie, le madri puerilmente occupate del segreto delle strenne, i bimbi giulivi intorno alle mense festive.
Lei pure, dopo aver lottato contro la inerzia delle abitudini, ed aver vinto,