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ragione gli essenziali bisogni dello spirito. Avrà la chiesa il suo pontefice riformatore, che la disciplina sinora fondata sul concetto mondano del temporale dominio rinnovelli e concilii con le dottrine evangeliche, con le aspirazioni della civiltà. Allora novellamente dal Vaticano si udirà a benedire all’Italia, alla concordia tra i popoli affratellati dalla identica natura, dalla idea cristiana, ed un fremito correrà dall'Alpi alla Sicilia, poiché le solenni parole di conciliazione saranno proferite non da un re della terra, ma dal Vicario di Colui che disse gli uomini fratelli, ed il suo regno non essere di questo mondo, e che perdonando emetteva l'anima. Così l'Italia sarà origine di un terzo incivilimento.
Assisteremo, noi viventi ora, all'alba del santo giorno? Ciò è nei consigli di Dio; ma se pur non è dato a chi scrive queste cose letiziarsi nel dolcissimo spettacolo, le addolorate ossa di sotterra esulteranno al plauso universale che annunzierà il compimento definitivo della redenzione italica.
Modena 29 maggio 1874.