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V.
L’uomo può avere la nozione dell’io, e la coscienza dell’io; anzi in verità ha l’una e l’altra insieme. La prima poi si differenzia dalla seconda in questo, che è pura concezione teoretica, mentre la coscienza dell’io è apprendimento immediato della nostra realtà. La ragione di un tal divario sta in ciò, che la coscienza si fonda sul sentimento e nella rappresentazione, la nozione sopra un freddo giudizio logico. Or, la sintesi di quel giudizio e di quel sentimento costituisce appunto la coscienza, che è il sentimento pensato, o il pensiero sentito. Solo pel sentimento adunque, come ragionevolmente notava Antonio Rosmini, l’uomo coglie la realtà del proprio essere e dell’essere