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Il mio amico S.F. de Dominicis nel suo pregevole libro Galilei e Kant, o la Esperienza e la Critica nella Filosofia moderna pubblicato di recente pei tipi del Zanichelli pare che abbia mirato ad uno scopo analogo «Non ebbi in animo, egli scrive, di cucire insieme due monografie circa autori conosciuti in Italia e fuori, si nelle loro opere che per pregevolissimi scritti dichiarativi delle medesime; ma intesi invece a ritrarre la riforma sperimentale del Galilei, e quella critica del Kant in ordine al movimento generale della filosofia moderna, ed alla necessità storica e speculativa di avvicinarle e di fonderle, affinchè appariscano meglio rilevate nella scienza alcune dottrine, e la tendenza positiva e realistica nelle menti ne resti afforzata. Il mio libro quindi guarda al passato ed al presente, e si giova della storia per lumeggiare la coscienza speculativa dell'oggi; e non vorrebbe finire nè ad una critica senza resultati finali, nè a de' risultati staccati dal loro processo e come dalla vita che li giustifichi. Perciò cercai