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mutabili delle idee, e sulle aspirazioni del cuore. Ma quale impresa nobile e grande non fu considerata un'utopia? L'unità stessa della patria, e la caduta del poter temporale, non era non son molti anni, relegata fra i sogni?1 La storia intanto insegna che con l'avverarsi successivo delle utopie e dei sogni si compie il progresso, e che, la croce, stimata stoltezza, è nondimeno la bandiera sotto di cui si raccoglie il mondo moderno. Però, a rendervi degni dell'alto mandato, fa d'uopo che veniate in voi stessi, o giovani, formando il carattere, che consiste massimamente nell'armonia delle diverse potenze, le quali signoreggiate dall'arbitrio, danno alle umane azioni quella efficacia pratica che si richiede perché siano durevoli; onde a quel modo che l'intelletto maturamente concepisce, il volere vi si determina, e la virtù dello intendere non si disforma da quella dell'operare. Or chi più di Alessandro

  1. Io mi sento avvicinare alla tomba, ma sono lieto di aver vista compiuta l'unità della nostra patria che sembrava un sogno poetico. — Parole di Alessandro Manzoni.