sere metodo sperimentale e conforme alla realtà, lo studiare lo spirito partendo dall'organismo, accuratamente esaminarne il contenuto inconsciente, e in questo le loro ricerche sono al certo di gran momento nella scienza, ed o dimenticarsi affatto della
coscienza ovvero considerarla come il prodotto dell'animalità. Ora, la coscienza e lo spirito sono entità sui generis, e, se il senso e la rappresentazione possono sino ad un certo segno considerarsi come limitazioni ed oscuramento della coscienza, non si può dire senza errore che la coscienza sia il senso stesso aggrandito e sviluppato.
Di qui è che l'odierno movimento psicologico della Germania, se ha recato molta luce su certi fatti ancora oscuri della psiche, non è giunto a risolvere il problema delle attinenze tra il contenuto inconsciente delle rappresentazioni, e la libera e conscienziale
determinazione dell'io. Onde, distrutta, o non determinata per bene questa essenziale natura umana, è rimasta nel vago e nel buio, come osserva saviamente il Bonatelli, la radice di tutte le attività