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54 | PALAZZI |
fratello dell’illustre presidente del consiglio de’ministri di S. M. il Re Vittorio Emanuele, cavaliere Massimo d'Azeglio.
Palazzo Della Margherita (Via di S. Domenico, 11). ― Apparteneva ai conti Solaro Della Chiusa, ora al conte Solaro Della Margherita, ex-ministro e primo segretario di Stato per gli affari esteri sotto il regno assoluto di Carlo Alberto. È bello per l’interna eleganza. In questa casa servì giovanissimo Gian Jacopo Rousseau in condizione di lacchè. Si sa che il 12 di aprile del 1728 entrò nell’ospizio dei Catecumeni di Torino. L’abjura ebbe luogo il 21. Il battesimo condizionale gli fu amministrato due giorni dopo, essendo padrino Giuseppe Andrea Ferrero, e madrina Francesca Maria Rocci. Ricevuto Gian Jacopo in casa del vecchio conte di Govone e conosciutone l’ingegno, lo trattava con molti riguardi; anzi, l’abatino suo figlio che aveva studiato a Siena lo veniva ammaestrando, nella speranza di farne un diplomatico. Ma la bizzarra indole di Rousseau lo fece uscire da quella casa e tornare al di là dei monti.
Palazzo di Città (Piazza delle Erbe). ― Uno dei più notevoli edificii di Torino. È opera del Lanfranchi (1683), di soda architettura e di giuste proporzioni. La facciata è a due ordini sormontati d’un attico: il pian terreno coperto d’archi con pilastri. Il cortile è quadrilungo, ornato di atrii e gallerie sovrapposte. La scala corrisponde al rimanente dell’edificio, e mette ad una galleria, per la quale si ha ingresso in una vasta sala. La scala e la galleria fu dipinta dal Fea. Nella sala havvi il monumento in marmo, fatto dallo Spalla, che rappresenta in alto rilievo il ritorno di Vittorio Emanuele nel 1814. Nelle sale di questo palazzo si ammira la bella e copiosa raccolta de’paesaggi ad acquarello del cav. De Gubernatis.
Nel 1805 fuvvi una gran festa da ballo, alla quale intervenne Napoleone colla sua Corte, mentre passava per Torino avviato a Milano per cingersi la corona di ferro.
In occasione delle nozze di Vittorio Emanuele II, allora duca di Savoia, con Adelaide, arciduchessa d’Austria, vi fu pure un ballo sontuosissimo, al quale scopo si adattò il grande cortile a sala, coprendolo d’una vôlta di rame.
Palazzo Alfieri di Sostegno (Via di S. Filippo, 9). ― Racchiude una copiosa raccolta di libri rari e varii classici dipinti.
Palazzo dei principi della Cisterna (Via di S. Filippo, 15). ― È uno dei più notevoli edifici per merito architettonico, eretto sui disegni del conte Dellala di Beinasco. Bella n’è la facciata esterna;