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PALAZZI 53
marchese D’Ormea. La facciata è disegno del Juvara. Nel vòlto della galleria veggonsi pitture a fresco del Galeotti.
Palazzo Avogadro di Collobiano (Piazza S. Carlo, 3). ― Già proprio dei conti Della Villa, situato sul canto verso la chiesa di San Carlo. Non ha particolari pregi in fatto di architettura: serba però una grande memoria. Esso fu abitato da Vittorio Alfieri; presso una di quelle finestre quell’uomo di forte volontà si fe’ legare dallo staffiere al seggiolone, affinchè se la continua vista della casa che si amava, ma non poteva stimare, gli facesse forza e lo traesse contro al fatto proposito a rivederla, il legame materiale potesse più che l’irrazionale appetito. Così il Cibrario.
Il nome dell’Alfieri dato dai francesi alla via di San Carlo, e cancellato dappoi, venne ora restituito ad onore dell’illustre tragico dei tempi in cui viviamo.
Palazzo dell’Accademia filarmonica (Piazza S. Carlo, 6). ― Il palazzo del marchese Solaro del Bogo, già proprio dei marchesi di Caraglio, ora appartiene all’Accademia filarmonica. L’interno venne rifabbricato sui disegni del conte Alfieri, e riluce di splendore principesco. Sono notevoli gli affreschi di Bernardino Galliari. La Società filarmonica aggiunse, ai vari appartamenti, una sala ottimamente adattata al proprio uso sui disegni dell’accademico cavaliere Talucchi.
In questo palazzo furono, nell’aprile del 1771, date dall’ambasciatore di Francia le feste pel matrimonio di madama Giuseppina di Savoia, sposa del conte di Provenza, infelice principessa, destinata a vedere le prime scene crudeli della rivoluzione francese ed a portar in esilio il vano titolo di regina di Francia e di Navarra.
Palazzo Costigliole (Via de’Conciatori, 10). ― Nella terz’isola di questa via a sinistra sorge la casa, ora appartenente ai conti di Costigliole, ove nacque e abitò l’immortale Lagrange.
Palazzo Martini di Cigala (Via della Consolata, 10). ― Quest’edifizio, di struttura piccola ma assai bella, il cui disegno viene attribuito al Juvara, trovasi a rincontro del palazzo Paesana, sulla piazza di questo nome, ed ha accesso nella via della Consolata.
Palazzo d’Azeglio (Via D’Angennes, 9). ― Era il palazzo dei marchesi di Breme, architettura del Castelli, ora proprio del marchese Roberto d’Azeglio, autore dell’Illustrazione della Pinacoteca torinese,