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52 | palazzi |
ospite nobilitasse il palagio della linea torinese dei principi estensi colla seguente iscrizione che si legge in apposito medaglione sulla casa suddetta.
L’iscrizione dice così:
Torquato Tasso
Nel cadere dell'anno MDLXXVIII
Abitò questa casa per pochi mesi
E la consacrò per tutti i secoli
Palazzo de’marchesi di Spigno (Via della Basilica, 22). ― Disegno dell’architetto Planteri. Ricorda questo palazzo la bella marchesa di S. Sebastiano, moglie di Vittorio Amedeo II.
Palazzo Graneri (Via Bogino, 9). ― Apparteneva già ai marchesi Graneri Della Roccia, ed ora ai conti Gerbaix di Sonnaz. Fu costrutto nel 1683 da Marcantonio Graneri, abate di Entremont, sul disegno dell’ingegnere Gian Francesco Baroncelli.
Il salone è il più vasto, tra i privati, che sia in Torino; abbellito nel 1781 ed ornato di sculture de’fratelli Collini. Ai 7 di settembre del 1706, dopo la sconfitta dei Francesi e la liberazione di Torino, v’ebbe nel palazzo Graneri una sontuosissima cena, a cui intervennero Vittorio Amedeo II, il principe Eugenio, i principi di Saxe-Gotha e di Anhalt, ed altri principali dell’esercito liberatore.
Palazzo del già Collegio delle provincie (Via Bogino, 10). ― Nel 1842 Carlo Alberto designava l’area di un terreno, già dipendenza del Palazzo Carignano, per inalzarvi il Collegio Carlo Alberto per gli Studenti delle provincie. La fabbrica venne eretta sopra lodato disegno del bravo architetto Antonelli, che volle sovrapporre l’uno all’altro i tre ordini architettonici ne’tre piani dell’edificio, il quale in forza degl’avvenimenti del 1848 fu per alcun tempo destinato a uso di quartieri. Ora è occupato dall’amministrazione e cassa del Debito pubblico, dalla direzione delle contribuzioni dirette, e dalle scuole tecniche.
Palazzo Balbo (Via Bogino, 12). ― Situato nella terza isola. Questa casa è illustrata dalle memorie de’conti Gian Lorenzo Bogino e Prospero Balbo, e dalla presenza del conte Cesare Balbo, già presidente del consiglio de’ ministri di S. M. il Re Carlo Alberto nel 1848, splendore delle lettere italiane.
Palazzo Guarene (Piazza Carlina, 2). ― Ora appartiene al