Pagina:Torino e suoi dintorni.djvu/319

290 di*tohxi di tubino

verno in varie provincie pel miglioramento gratuito della ra«a yej cavalli.

uni

Questo borgo, uno de'più rinomati dol Canadese, è posto mi di un'amena ed ubertosa collina, sulla sponda sinistra del Malesina. N0[1 v'hanno memorie di Agliè anteriori al IMI. Dove ora sorgo, nor, esisteva dapprima che un castello fortificato con poche case attigue N'eran signori i conti di S. Martino d'Agliè (1), discendenti ih! marchesi d'Ivrea.

Il conte Filippo d'Agliè nel secolo VVIl converti quei castello che sorge sopra un rialto, in un sontuoso palagio che tuttora ^ mira. Al suo primo entrare s'incontra un' ampia sala che, istoriala dai frescante comasco Giovampaolo Ilicci de' fatti d'Arduino, è detta anche oggidì Sola d'Arduino.

Quando il re Carlo Emanuele 111 volle stabilire al tiglio suo Be- nedetto Maurizio, duca del Chiablese, un patrimonio quasi regale , esborsò un milione di lire per acquistargli (1765) il cospicuo castello di cui parliamo. Solto il nuovo signore crebbe d'ampiezza, di inagai- licenza e di gusto. Fu notabile giunta la novella chiesa che il duca vi edificò l'anno 1778, per servire di parrocchia al borgo e di cap- pella al palazzo, comunicando col mezzo di una galleria, Nè minore ornamento del luogo si fu il nuovo giardino tracciato dal Benard, con ampia fontana nel mezzo, fregiata di sculture dei fratelli Gollim ; il quale giardino digradando per il jiendìo della collina , a mi è addossato l'antico castello , riunisce in sè i riposi del piano e le Ib- lizie del poggio.

Divenuto in seguito Carlo Felice signore d'Agliè, ridusse il i«rco, eh' era scompartito a squadra e intagliato a scalpello sul gusto antica, alla piacevole varietà de'moderni giardini inglesi. Vi costrusse un ele- gante teatro, sulle cui scene agirono la Varehionni ed il Veltri, splen- didi ornamenti del teatro italiano.

Agliè fu villa gradita al re Carlo Felice. Solito a venirne colle aure di primavera, vi ritornava con quelle d' autunno.

Alla di lui vedova Maria Cristina particolarmente dove il castello di

(1; Vedi la Kclo:ione tiri borgo, castello e gruealni)ia dCconli S. Mnrtmn <ì IO'"' che >wie>l.«npil» nella narrazione nella "ila e delle Wrtf di Vana fiuti"1' di «orione, r.-yir -i vedova di Sardegna, di Pier-.Mesaandro Paravia Torino, Stami' real» l»5'>.