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Promis, a lenire il capo itati'onda morta, perché ebbe ferace l'inge- gno e fu abilissimo nel distribuire le masse.

Sotto il regno di Vittorio Amedeo III si schiusero i soilerranei «pj. ziosi e bene arieggiali ove sono le tombe dei re di Sardegna.

Giacciono questi sotto il presbiterio ed ai fianchi della chiesa disten- dendosi in forma di croco a lunghe braccia. 1 due sarcofaghi più degni di osservazione trovansi alle due estremità uno rimpetio all' altro. A destra ò quello di Vittorio Amedeo II; a manca quello di Cari® Emanuele IH. Nello specchio del piedestallo di quesl' ultimo è notevole

nun finito bassorilievo che rappresenta la battaglia di Guastalla, eom-, mondevole lavoro dei fratelli Collini.

Nel centro della croce, rimpetto all' altare, sorge un' alti' urna che serve di doposiiorio al corpo dell' ultimo re. Ora vi riposano le < eneri di Carlo Alberto.

Fiori, ghirlande, iscrizioni coprono «mesta tomba', oggetto di culto e venerazione degli italiani e degli stranieri che vengono come in pel- legrinaggio a deporre un tributo di lagrime alla memoria del magna- nimo Ite. Un Albo funereo, deposto nell'ottobre da chi scrive questo cenno, raccoglie i nomi dei pii visitanti (l).

(1) V>nga.-i 1* Guida alle peregrinazioni, Intitolai»: Spperca, monografia tW"»