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278 DINTORNI DI TORINO

falli una cava di pietra calcare che serve da lungo tempo ai bisogni della capitale. Questa pietra calcare trovasi sparsa, misla alla sabbia in massi di grande e media grossezza frammezzo ai ciottoli di serpentini! dura di diverse qualità, a frammenti di granilo rosso e nero e (]j quarzo. L'na gran massa argillosa più o meno dura le sovrasta , |a quale pure resta coperta da nua terra vegetale rossastra. Questa pietra calcare va distinta col nome di calce forte di Superga, Fìssa forma un cemento d' una tenacità straordinaria , allo specialmente a costruzioni in luoghi umidi.

In'altra cava di pietra calcare si scopre a duo leghe all'est di Su- perga, che si chiama la rocca di (lassino. La calce che se ne ricava <N d' una qualità più dolce, di formazione cretacea. Questa sostanza calcare è abbondantissima, ed ha fornito tulle le piotre per la costi-a- zione del tempio. Ora si adopera soltanto per trarne la calce, avendo l'esperienza dimostrato che, ove gli ornati fatti con essa non sieno posti fuori dalle ingiurie degli agenti atmosferici, ne restano presto danneg- giati, e talvolta rovinano affatto.

Nella direzione di Bardassano fu osservata molta quantità di marna calcare . Il solfalo di calce che s" impiega nelle fabbriche di Torino proviene dal villaggio di Moncueco, situalo pure dietro Snperga , A una maggiore distanza.

Le colline che si protendono verso il Monferrato sono ripiene di conchiglie d'ogni specie e di zoofiti ben conservati. Queste conchiglie marine invece abbondano meno su quel di Superga, e scarseggiano di più in quella parte che Si estende verso Noncalieri. Dietro Superba , verso il nord, si rinvennero traccio di lignite, coperte da un letto di argilla compatta, e seminata di conchiglie di varie qualità.

Le piante della collina di Torino in generale sono delle specie stesse che costituiscono la vegetazione propria delle colline dell' Europa media. _

Il tartuffo che abbonda nelle colline del Monferrato, nell'Astigiano e nelle Langhe, manca affatto in queliti porzione che guarda Torino, sa ne eccettui Superga. Sulla cima di questo colle si ha infatti il tariafTo nero, e scendendo dall' altra parte rinviensi pure il tarmilo bigio.