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6 PIANTA DI TORINO

formando ceppi di case quadrati o quadrilunghi. Attraversano la città da ponente a levante le seguenti:

Via di Doragrossadi Podella Zeccadi Santa Teresadi Alfieri (già S. Carlo) — dell’Arcivescovadodel Carminedelle Figlie militaride’ Panieraidella Madonnettadi Santa Mariadel Gambero.

Quelle che intersecano la città nella direzione da mezzodì a settentrione sono:

Via di S. Martiniano — via impropriamente detta d’Italiadel Fienodegli Stampatoridi S. Dalmazzodella Consolatadelle Scuoledel Depositodei Quartieridei Mercantidell’Arsenaledella Provvidenzadi Porta Nuovadei Conciatoridella Madonna degli Angiolidegli Ambasciatoridi S. Francesco di Paoladella Postadi Santa Pelagiadelle Rosine.

A destra della Piazza Vittorio Emanuele s’aprono le vie dei Riparidella Roccadel Corso.

A sinistra quelle dei Macellidi Vanchigliadi S. Massimo.

Udiamo che il Municipio Torinese voglia illustrare le nuove vie e piazze che sorgeranno da’ progettati ampliamenti con nomi che ricordino alcune celebrità torinesi o piemontesi, non che vari fatti fra i più notevoli della nostra storia contemporanea. Così, per citare alcuni, si troveranno nella nuova Torino le vie o piazze Sacchi, Beccaria, Saluzzo, Balbo, Berthollet, Lagrangia, Baretti, Ormea, Galliani, Nota, Buniva, Botta, Maria Teresa, e quelle di Guastalla, di Goito, dell'Assietta, di Oporto, le piazze dello Statuto, di Bodoni, di S. Quintino, di Bonelli, di Madama Cristina, ecc.1

  1. A questo proposito citeremo, in via di erudizione, alcuni nomi ond’erano intitolate alcune località di Torino sotto la dominazione napoleonica, quali li troviamo nella citata Storia di Torino del cavaliere Cibrario: «La strada che da Piazza S. Carlo mette a Porta Nuova, era chiamata Strada Paolina, dal nome della più bella delle sorelle del gran capitano: la via dell’Arsenale sino a Via Nuova Strada d’Austerlitz, poi Strada di Jena; la via del Teatro D’Angennes Strada Tilsitt; quella che da Piazza Carlina mette al baluardo di levante Strada di Marengo; la via del Carmine fino al suo sbocco nella via d’Italia Strada Campana, dal nome di Federigo Campana, socio del collegio di giurisprudenza dell’università di Torino, il quale accesa la mente d’ardenza repubblicana, gittata la toga, e datosi alle armi, fu generale di brigata negli eserciti francesi, e fu ucciso nella campagna di Polonia del 1806 poco lungi da Ostrolenko. Piazza Castello denominavasi Piazza Imperiale. I viali della Cittadella Corso Borghese