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234 CARCERI
dei magistrati supremi, dello volgarmente Senato (fin del Senato);
Le correzionali, che stanno nel già convento de' gesuiti (l'in ilequ Stampatori);
Le carceri del cessato vicariato, nell'antico palazzo delle l'erri ( Basitoli verde) ;
Quelle al servizio delia Questura per gli nomini ( l'aiuto Mail anta ) ;
E il carcere detto delle Fonate per le donne {fiu delie fii/lir militari).
L'amministrazione delle carceri, negletta negli antichi tempi, .anj- roinciò a migliorare sotto il regno di Cario Alberto, e si diedero efj._ caci provvidenze a questo riguardo; ie (piali però contenendo au: ora molte imperfezioni, il re Vittorio Emanuele II, nel ISSI, nominò oa commissione di distinti personaggi, incaricandola di studiare i migliori mezzi per togliere gì'inconvenienti che tuttavia esistevano, e per portare a quel grado di infezione che si addice ai nostri tempii' omminis'M- ziotie delle carceri dello Stato.
II Consiglio generale delle carceri proponeva a tale scopo l'istitu- zione in tutte le careeri di pena di una scuola d'istruzione primaria, in cui, oltre il leggere, lo scrivere e la dottrina cristiana, s'insegnasse 1' aritmetica, il sistema metrico decimale e il disegno lineare, e la loro applicazione ai priuci|>aU usi della vita; la quale proposta venne tosto approvata dal ministro dell'interno in data del 13 agosto iSiil. Il settembre seguente il medesimo ministro approvava pure un nuovo programma da osservarsi nella costruzione di nuove carceri giudiziarie, e nel riattamento di quelle già esistenti, propostogli dallo stes-o Consiglio.