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goenù sono consegnate dai genitori di buon mattino all’istituto, e vi dimorano fino alla sera : esse devono portar seco il pane, ma vi rice- vono ad alimento due minestre: dividono le ore diurne tra gli eser- cizi cristiani, l’istruzione religiosa e primaria ed i lavori donneschi, dirette ed ammaestrate dalle suore di carità.
Fondatrice ili sì liei la istituzione fu la contessa Luigia Maria Alfieri, liglia del marchese Carlo e sorella col conte Cesare di Sostegno.
K Ritiro «Ielle Figlie militari (Via delle Figlie dei militari). — Trae sua origine dal 1704 per opera della compagnia del Sudario, la ipiale avendo istituito nella sua chiesa un’ istruzione religiosa per la milizia, ricoverò, in una casa presa a pigione, lo giovani figlie de’militari più bisognosi; ma nel 1779, avendolo preso il re Vittorio Amedeo 111 in sua protezione, potò tale istituto di be- neficenza crescere ed allargarsi, ed ora fi destinato al ricovero delle figlie de’ militari in attuale servizio o morti al serv izio attivo.
Le domande per l’ammessione nel ritiro devono essere presentate al ministero di guerra, accompagnale dalle fedi di nascita e degli attestati comprovanti la suddetta qualità di figlia di militare: le po- stulanti non devono essere in età minore degli anni otto, nè mag- giore dei 14, e prima di venire ammesse nel ritiro sono visitate dal medico e chirurgo del medesimo.
Una volta accettate definitivamente nel ritiro, e trascorso l’anno di Ojrova, le fanciulle non possono più essere rimandate; ma se lo desiderano, e che i loro parenti dimostrino di aver modo da provve- lerò decentemente al loro sostentamento, rimangono in libertà di l ’iscùrie. Se vanno a marito mentre sono nel ritiro, la direzione loro procura dall’Opera pia di S. Paolo una piccola dote.
1 regolari esercizi di cristiana pietà, 1’ ammaestramento in ogni ^-antera di lavoro donnesco, e discreta istruzione di lettere, formano
istanza dell’educazione delle ricoverate.
Ritiro «Ielle povere Orfane (Fin delle Orfanelle). — Vi si ricoverano ragazze povere, orliate di padre e madre. Debbono es- sere native della città o dei comuni della diocesi di Torino, ove non orfanotrofio; non minori di anni 8, nè maggiori di li. Vi ricevono , educazione religiosa ed istruzione conveniente nei lavori più vantag- giosi alle donne.
" numero delle ricoverate non è fisso. Si ammettono fondazioni di f^li, mediatile pagamento di L. 0,000. La direzione interna è affidata suore di S. Giuseppe.