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e di beneficenza | 243 |
detta casa o collegio cerca poscia di allogarli presso qualche onesto padrone in qualità di apprendizzi o di garzoni, secondo la loro capacità nel lavoro, e fa con quello pei i medesimi quei patti e quelle condizioni che farebbe un buon padre od una buona madre di famiglia per il proprio figliuolo.
La società si compone di tutte quelle caritatevoli persone d’ambo i sessi, che vi voglion prender parte sia coll’assistenza personale, sia coi sussidi pecuniarii od altro genere; onde i soci della medesima si dividono in due classi, di cooperanti e di paganti: la quota mensile di questi ultimi è fissata ad un franco caduno. Le quote dei socii e quelle altre limosino di qualsiasi genere che vengono falle alla Società dalla carità dei cittadini, costituiscono al presente l’unica dote ed il solo fondo col quale la società progredisce nella pietosa sua opera.
Il numero dei ricoverati ascende ora ad una cinquantina circa, i quali vanno ad imparare diverse professioni presso padroni sparsi per la città, e nelle ore libere dal lavoro ricevono nella essa una istituzione proporzionata ai loro bisogni. Fondatore di quest’opera di carità è il sacerdote Giovanni Cocchi di Torino,
Compagnia di S. Paolo (Presso il Monte di Pietà). — Fu fondata nel 1565 collo scopo di opporsi alla propagazione delle riformo di Calvino: cessato questo pericolo, rivolse le sue cure ad opere caritatevoli, ed in breve crebbe In tanto credito che le vennero affidate varie amministrazioni.
Con decreti 30 ottobre 1851 e 11 gennaio 1852, l’amministrazione delle opere di beneficenza, diretta dai confratelli della compagnia di S. Paolo, venne affidata a 25 persone elette dal Municipio. Questa nuova amministrazione è intitolata: Direzione centrale delle opere di pubblica beneficenza della Compagnia di S. Paolo, ed è presieduta da un presidente nominato dal Re, coll’intervento alle adunanze di un Commissario regio con voto deliberativo.
Compagnia delle Puerpere (Via dell’Ospedale, 1).— L’instituzione di questa compagnia risale al 1752, ed è specialmente dovuta alla regina Polissena Cristina d’Assia, moglie del re Cario Emanuele III. Essa è destinata a soccorrere a domicilio le puerpere che non abbiano il modo di provvedere né ai propri, né ai bisogni dell’innocente creatura che diedero alla luce. Priora e protettrice perpetua è S. M. la regina Maria Teresa.
Conservatorio del Rosario, detto eziandio Ritiro delle Sappelline (Via delle Orfanelle, 9). — Fondatore di questa