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Malesia ne o Visita tuli tir ( Viadella Consolata, 5).—NellGSjj

S. Giovanna Francesca Fremiot di Chantal venne in Torino ed eresse un monastero di quest'ordine nella casa ove oggidì trovansi i preti dolla missione. Nell'agosto i 824 il re Carlo Felice assegnò a queste mona- che il monastero di S. Chiara.

Muore hi«i»\ —Furono chiamato in Torino noi 18-20 per ser- vizio del manicomio. Diconsi Suore bigie o fjm'gte, perché vestono di color bigio con velo nero, a differenza dell'abito nero e dell'ampia cuffia bianca che ivoriano le Suore della Carità, dalle quali furono smem- brate nella città ili Resancon l'anno 1799. Venne poi anche allo me- desime affidato nel 1851 lo spedale dei Ss. Maurizio e Lazzaro: ebbero in appresso in Torino altri pii slabilimenU , e nel 1#3h il grande ospedale di Carila.

Muore ilei Iluoii l'astore (Borgo S. Dottalo). - Nel set- tembre del IS'ió Maria di Sant'Olimpio d'Aumas, superiora generalo dello religiose del Hoon Pastore, fu autorizzala a fondare in questa città un monastero del suo ordine , e qualche tempo «1ù]>o vennero da Roma a Torino alcune monache di questo istituto, il cui scopo è l'emendazione delle donne traviato e la preservazione di quelle che sono vicine a cadere.

.Suore della C'arila (Fuori ili Porla Nuova a S. Solitario ). — Fondatori di quest'ordine nel lfi33 furono S. Vincenzo de' Paoli e madamigella Le Gras di Parigi. Le figlie della carità furono in- trodotte in Torino nel 1833 in una casa accanto allo stradone del Re. Più lardi andarono ad occupare il convento di S. Salvario, ove ora risiede la Superiora visitatrice di lutte le Figlie di Carila negli Stati sardi.

Esse hanno la direzione di vari spedali della capitale, Ira i quali noveratisi lo spedale di S. Giovanni e lo spedale militare divisionario.

Suore ili Sant'Anna, delle anche della Provvidenza i l'i« della Connotala). — Il loro inslitulo fu l'ondato uel 17G3 a Metz in Lorena dal sacerdote Move, poscia missionario alla Cina. Oueste mo- nache vennero in Torino nel 1852 per prender cura di una sala ih asilo infantile fondata in allora dai coniugi marchesi Falletti di to- rdo. Si fabbricò espressamente per le medesime una casa sul viale di San Massimo, non lungi dalla Consolata, in cui, oltre al novi- ziato. tendono un convillo ner l'educazione di fanciulle dell'ag|Jla