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corpoiuziom religiose monastero della visitazione , che in progresso di tempo f-j in parrò riedificato. Neil’ attuai casa della missione in Torino si conservano al- cune lettere di S. Vincenzo do’ Paoli.

Prati dell’Oratorio volgarmente detti Filippini (Piazzetta 5yt« Filippo). — L’ oratorio torinese fu aperto nel I0W dal teologo Pietro Antonio Defera di Borgomasino e dal padre Ottaviano Cambrini di Savigliano in una bottega di casa lllancardi, che tolsero a pigione vi- cino a S. Francesco d’ Assisi. Passarono quindi ad ufficiare la chiesa del Corpus Uomini e di S. Eusebio. Disciolti nel 1801, i preti dell’ora- torio torinese furono reintegrati nel 1814.

La congregazione dei Filippini possiede una ricca biblioteca, il cui principio è dovuto alla generosità dell’abate Balhis di Vernone, che nel 1744 donò loro la sua libreria composta di opere preziose. Il 13. Sebastiano Valfrè facea parte dell’oratorio torinese.

Cappuccini ( A’ Houle de" Cappuccini). — 11 primo convento che abitarono in Piemonte fu quello della Madonna di Campagna, ove si stabilirono sino dal 1538: cinquantadue anni dopo presero pos- sesso di un nuovo convento sulla collina torinese. Soppressi nel 1802, ritornarono ne’ R. Stati nel 1818.

Il convento del monte è il più cospicuo di tutti quelli che posseg- gono i cappuccini nello Stato. Evvi una copiosa biblioteca, ricca massi- mamente ili opere di religione. Nel IK40 il re Carlo Alberto fece eri- gere un nuovo tratto di fabbrica accomodato ad uso di ospedale per i cappuccini, i quali posero nel nuovo edifizio un piedestallo con sopra il busto marmoreo del Re, ed al luogo diedero il nome di Falelvdi- nariuai Alberlinum. Questo piccolo ospedale è amministrato da uu sacerdote cappuccino laureato in medicina.

II. — COMPRAI EH NI TI!.

Nel 1809 l’imperatore Napoleone decretava la soppressione di tutto confraternite, e stabiliva che tutti i loro beni dovessero passare in dominio delle fabbricerie delle parrocchie, nel cui distretto erano situate le Compagnie. Nel ISH il generale Lameth, prefetto del dipartimento del Po, determinava che le confraternite potessoro continuare le loro funzioni, limitandone il numero a cinque per Torino, a condizione però che. fossero a loro carica le spese del culto. Ora le confraternite sono in numero di otto. jj

Confraternita della SS. Annunziata. - Fondata noi