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CAPITOLO IIRiniO

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I. — COWEXTI E COMRKtUIONI.

C ttriiteliiaiii «calzi (Piazzetta S. Teresa, 5). — Quest’ordine fu stabilito in Torino nel 1022 da due religiosi ohe vennero da Genova. Nel K’2* aprirono chiesa in una casa situata nelle vicinanze della cit- tadella. Nel IMO, ardendo la guerra intestina , la chiesa ed il convento furono distrutti, ed i carmelitani si trasferirono in altre case, finché nel 1642 fu loro assegnato il luogo in cui s’inalzò la chiesa di S. Teresa i! l’unito convento. Congedati nel 1801, furono richiamati nel 1817, e ristabiliti in una parte del loro convento, l’altra essendo stata destinata alle regie dogane.

Chierici regolari ministri »le&r infermi (Via dc\ìler- cirofi, 2)1). — Stabilirono la loro dimora in Torino nel 1078 in quattro camere tolte a pigione in casa del barone Chioattero, ove cominciarono a ricoverare un malato. Nel 1C7D fu lor concesso di fondar una casa del loro ordine nell’ interno della città, e vennero provveduti «li largo sussidio da Madama Reale. Richiamati nel 1840, Carlo Al- lerto accordò loro una casa annessa alla chiesa di S. Giuseppe.

L’istituto di questi religiosi richiede da coloro che intendono di as- crivorvisi l’emissione d’un quarto volo, cioè di sacrificare eziandio la propria vita , se lia uopo, per assistere gli ammalati affetti da qua- lunque genero di malattia contagiosa.

Chierici regolari «li S. Paolo, delti volgarmente Barnabiti {’ S. Dalmazzo, fi). — Questi religiosi vennero chiamati a Torino, por

consiglio di S. Carlo Borromeo , dal duca Carlo Emanuele I, il quale diedo ai medesimi la chiesa di S. Dalmazzo.

l-a loro prima dimora venne stabilita in un palazzo del duca, atti- guo alla chiesa, nel quale solevano abitare i nunzii pontificii. Sop- pesi noi tempo della rivoluzione francese, vi ripigliarono, nel 1824, a chiesa di S. Dalmazzo ed una parte dell’annesso collegio.

Convitto di S. Francesco ( Fin dei Mercanti, 10 ). —