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f <?acdliti e beiìe/ìzii, ed Azienda generale delle corporazioni religiose

,yla Rosa rossa, II, p. r>).—Venno instituito dal duca Emanuela Fili- berto, per patenti del t’i’ia da Brussellesi prima di quest’epoca le attribuzioni «li quest’ uflleio spettavano alla Camera dei conti. Il per- sonale ili quest’amministrazione consisto in un Economo generale con vari subalterni, residenti in Torino, e seltantatrò sulteconomi residenti in altrettante città dello Stato.

Mruii**ariu urei»escovilc ( F1V1 del Seminario, 9). — Reg- gasi l’epoca della sua fondazione, pag. 17.) Appena cominciò la guerra per l’indipendenza d’Italia, essendosi chiusa l’ università degli studi, il seminario incontrò la medesima sorte, e fu prima destinato ad uso di ospedale militare , e quindi a magazzino della biada per i cavalli del regio esercito. Non fu ancora riaperto, sebbene nel principio del- l’anno 1853 si siano ricominciate a dettarsi in esso le lezioni ai giovani chierici, cito intendono dedicarsi allo stato sacerdotale. Comprende gli studi filosofici e teologai divisi , i primi in due anni, gli altri in cin- que, e vi si insegnano quasi lo slesse materie che sono insegnate nella regia università, servendosi per testo dei trattati del canonico Itebau- dongo di Saluzzo.

Il numero degli studenti, nell’anno scolastico ISUl-HS, non fu che di cinquanta circa; prima del 1818 ascendeva sino ai 110.

Fabhriehe per gli eserci/ii *pirMunli. — Esistono nei dintorni di Torino due Fabbriche per gli esercizi spirituali; l’ima edificata dalla Compagnia di S. Paolo, sul disegno dell’ architetto Ricatti, fuori di Porta Nuova, a tre quarti di miglio dalla città, nel- l’anno 1779; l’altra vicino a Pozzo di Strada, stata eretta da’gesuiti, ed ora di proprietà del seminario di Torino.