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CAPITOLO \0\U
CULTI.
o s> tesi > - I. — (.ILIO CATTOLICO.
S. Daìraazzo, verso la metà del terzo secolo, predicò il Vangelo in Torino; e sembra che prima del finir del quarto essa fosse non solo tulta cristiana, ma ancora frequente di chiese, poichò si tenne nel 401 un Concilio di vescovi , principalmente italiani. Primo vescovo della città di Torino fu S. Massimo, il quale pontificò dal ilo all'incirca fino al WS. S. Vittore fu pure un vescovo celebre di Torino, e andò in compagnia di Sani' Epifanio, vescovo di Pavia, a trattare con Gontlebaldo, re de' Borgognoni, del riscatto degli schiavi che aveva fatti in Italia. Sino al tempo di Sisto IV il vescovo di To- rino fu suffraganeo dell' arcivescovo di Milano. Esso pontefice rese la sede di Torino indipendente dalla giurisdizione metropolitana , e la inalzò alla dignità arcivescovile. Nel ISIS il papa Leone X l'eresse in metropoli, con rendere suoi suffraganei i vescovi di Mondovl ed Ivrea.
DinreHi di Torino. — La diocesi di Torino, che è una delle più antiche e principali dello Stato, è arcivescovile, e l'arcivescovo ha sotto di sè dieci vescovati snll'raganei, cioè quelli di Acqui, Alba, Asti, Cuneo, Possano, Ivrea, Mondovì, Pinerolo, Saluzzo e Susa. Il Santo titolare è S. Giovanni Battista. Seggono in Torino il Capitolo metropolitano, l'Economato R. Apostolico generale dei vescovati, ab- bazie e benclìzii, ed azienda generale delle corporazioni religiose, ed un seminario maggiore, da cui dipendono i minori di Brà, Chieri e Gia- veno, e la Collegiata dei canonici della SS. Trinità. Vi sono inoltre ,Q insigni Collegiate, di Carmagnola, Chieri, Cuorgnè, Giaveno, Monca- heri, Rivoli e Savigliano. Il numero delle parrocchie in tutta la diocesi e di 283.
Capitolo metropolitano. — Assunto alla sedo episcopale Cinese Regnimiro, verso la fine del secolo ottavo, restaurò il Capi- lo episcopale e metropolitano di S. Giovanni, o, come allora chia- ®avasi, de' canonici del SS. Salvatore , il cui numero, fino da tempi