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che ben si può diro il fondatore e padre della scuola di ginnastica in Piemonte, hanno agevolato ed affrettato i progressi di queste isti- tuzione. Ora la scuola di ginnastica conta poco meno di ’iOO allievi divisi in cinque classi: la prima abbraccia gli allievi soci adulti, cioè da sellici anni in più: la seconda gli allievi soci giovanetti, dagli 0M0 anni ai quindici: nella terza sono gli allievi del Collegio nazio- nale in numero di cento dodici; nella quarta gli allievi della scuola gratuita, beneficio commendevolissimo della società ginnastica , e som- mano a 130; nella quinta vengono gli alliovi del Collegio degli ar- tigianelli, che sono ’iS.
f soci sommano a 210, in capo ai quali, siccome sempre quando si tratti d’alcun’opera veramente utile e lodevole, rifulgono i nomi venerati e cari dell’amatissimo nostro Re, e delle Altezze Loro il Duca di Genova ed il Principe di Carignano.
Allo insegnamento pratico si è con esito felice congiunto lo inse- gnameuto teorico; dimodoché non solo si istruiscono i gio\ .ini allievi, ma insieme si formano istitutori capaci di dare poi in altri istituti questo insegnamento, E la ginnastica società torinese può andare ginsi;i- inente superba di essersi anche fuori del Piemonte acquistato chiaro ed onorato nome, giacché, mentre le società consimili doll’estero lo mandano felicitazioni, pubblici istituti le chieggono maestri e consigli.
TEATRI-
Tetri ro ltrffio (Piazza Castello).—Atticamente serviva di teatro il Salone del castello. Un altro teatro era ftcl palazzo vecchio. (Juundo si ampliò la città a levante, Carlo Emanuele I feco costrnrre il Teuiro delle feste, vicino al sito ove sorso più lardi il gran teatro, architettato dal conte Benedetto Alfieri, costrutto negli anni 1738 e 1730. Per qualche tempo rimasero in piedi amliedue ; ma.verso la metà del secolo scorso il teatro vecchio fu preda delle fiamme.
Era celebre in questo nuovo tea! ro una tenda dipinta da Bernardin Galliari che rappresentava il trionfo di Bacco. Ristaurato dal Pregliasco in sul cominciare di questo secolo, da pochi anni in qua fu rinovato splendi- damente e decorato su moderno diseguo dal cav. Palagi. Contiene 132 palchi, non compreso quello della Real Corte, divisi in 3 ordini, 1 110 loggione chiamato paradiso.È capace di 2,800 persone. L’orchestra ven» collocata sopra un piano concavo simile ad una volta rinverdita, c’ estremità stanno due tubi che sboccano sulla scena. La sala ha 25 me- tri di circonferenza, 17 di altezza. Il proscenio ha metri l’i di apertili’