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210 istituzioni artistiche e ricreative

non solo ben molti fra i più valenti artisti delle diverse provincie italiane, ma eziandio non pochi illustri stranieri; cosicchè la piemontese gioventù, trovando un più nobile incitamento a perfezionarsi nello studio, o specchiandosi nello lodalo opere de’ migliori, cominciò a poco a poco a scuotersi e a far viemmeglio conoscere che v’ha pure fra noi chi sa maneggiare ardimentoso e franco il pennello.

Lieta intanto degli ottenuti risultamenti progredisce la Società nella via intrapresa: ed accresciutosi di molto il numero degli azionisti, trova ora il modo di destinare annualmente assai cospicue somme all’acquieto di capi d’arte, incoraggiando così sempre più efficacemente quegli artisti che più se ne ravvisano degni.

Nè questo è il solo beneficio che procura la Società promotrice. Chè altro e grande pur molto è quello di desiare negli animi un più vivo amore per le arti; prova questa cortissima di maggioro coltura e gentilezza di costumi. Di fatti unico ornamento delle dimore de’ ricchi erano, non ha guari, lo tappezzerie e gli specchi; ora già non si trova quasi più sala elegantemente addobbata che non si fregi di qualche pregevole dipinto, e la nobile gara, dietro l’esempio già dato dall’augusto re Carlo Alberto e così generosamente seguito da tutta la Reale Famiglia, va ognor più crescendo; sì che non solo gli artisti nostrani, ma pur parecchi altri qui convenuti da varie parti d’Italia trovan mezzo di occupare assai utilmente il proprio ingegno.

Lodevole pertanto quant’altre mai, la Società promotrice ha in sè tutti gli elementi di una vita duratura. Del che largamente l’affida l’universale simpatia, la quale fa sì che, nel mentre si videro parecchie altre società nel giro di pochi anni languire e disfarsi, vittoriosa essa prosegue la benefica intrapresa, e ai pochi che disertano le suo file vede sottentrare ogni dì nuovi generosi sostenitori.

Dopo aver lasciato le sale troppo esigue e troppo scarse di luce in casa Benevello, riesciva assai più splendida l’Esposizione fatta nel 1850, nel castello del Valentino. Nel 1851, e nel corrente 1852, si dovette di nuovo ricorrere ad altro locale provvisorio, valendosi di quello già costrutto per il giuoco del pallacorda, in via della Posta.

Benemerito e zelante segretario di questa Società è l’avvocato Luigi Rocca, al quale deesi in gran parte il inerito di codesto felicissimo risultamento.

La Società promotrice apre ogni anno la sua Esposizione all’incirca nel mese di maggio.