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istituzioni scientifiche 173

celli ed insetti. La collezione di questi ultimi è rivale delle raccolte di Parigi e di Berlino, dopo lo splendido dono del marchese di Breme di tutta la sua celebre collezione. Essa contiene oltre 25 mila specie di oltre 100 mila esemplari. La collezione degli uccelli contiene circa tre mila specie di oltre 5 mila esemplari. Questo museo è distinto anche per la bellezza delle preparazioni tassidermiche, fra le quali si ammirano particolarmente quelle escite dalle mani del signor Comba, quali sarebbero un magnifico guerega, un mandrillo, un leone, una tigre, un cuguar, un jaguar, un’alce, ecc. Nessun altro museo può vantare preparazioni di uguale bellezza.

Da qualche anno è incominciata una collezione di scheletri, fra i quali ve n’ha uno di balenottera, della lunghezza di 18 metri, non che di altri preparati d’anatomia comparata.

Molti doni privati particolarmente de’ consoli di S. M. residenti all’estero, e dei principi della Casa regnante, contribuirono all’attuale e sempre crescente lustro di questo stabilimento.
— Il museo è aperto al pubblico da Pasqua a novembre nei giorni di lunedi e giovedì dalle 11 ad 1 ora. In tutti gli altri giorni non festivi e mesi dell’anno si può visitare dalle ore 9 alle 4.

Museo numismatico (Palazzo dell’Accademia delle Scienze). — L’Accademia reale delle scienze di Torino possiede un ricchissimo medagliere, generoso dono fatto ad essa nel 1835 dal socio cavaliere Filippo Lavy, il quale, con molti anni di studiosa fatica e con gran dispendio, lo aveva raccolto. Questo medagliere venne dal medesimo donatore illustrato in due volumi, da lui dati alla luce coi tipi della Stamperia reale, col titolo Museo numismatico appartenente alla reale Accademia delle scienze, a cui tengono dietro le tavole di incisioni rappresentanti i monogrammi, le leggende e le medaglie. Noi riporteremo il seguente brano della prefazione che leggesi in fronte a quell’opera, e che porge una breve contezza di questa preziosissima raccolta:

«Il museo numismatico Lavy si compone di medaglie e monete antiche e moderne, le quali sono divise in tre classi: la prima comprende le greche; la seconda le latine, e la terza le moderne. Essendovi principalmente, nelle medaglie greche, molte inedite, desideroso il direttore del suddetto museo (Lavy), che tanto tesoro non rimanesse più lungamente ignoto, e fosse fatto di pubblica ragione, onde recare qualche incremento alla scienza ed utilità alle belle arti, diede opera alla compilazione del presente catalogo. Il suddetto direttore