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istituzioni scientifiche 169

Sale inferiori.

Nella sale inferiori sono notabili:

1. Il genio dormente sopra la pelle di leone, e la testa di Giunone scavata di dietro, con la bocca semiaperta, trovata in Alba. Questi son capi d’opera della scoltura.

2. Egregio lavoro è pure una delle due teste di Antinoo.

3. Le statue di Augusto e di Germanico, le teste di Giulio Cesare, di Vitellio, di Vespasiano, Traiano, Adriano, Antonino Pio, Marc’Aurelio, Lucio Vero, Caracalla e Claudio Gotico, come pure quelle di Sabina moglie di Adriano e delle due Faustine, l’una moglie e l’altra figliuola di Antonino Pio.

— Nel passaggio dalla galleria alle sale Egizie trovansi due bassi rilievi ninivitici: sull’uno è rappresentato un re; sull’altro un eunuco.


Nelle sale egizie si distinguono tra le altre per la loro storica importanza le statue dei re Totmosi I e III, di Amenofi II e di Oro, tutti della dinastia XVIII, le due di Ramesse II (il Sesostri degli autori greci), il gruppo di tre persone sedute, in cui questo re gode gli onori divini in mezzo ad Ammone e Mut, ed il colosso di Seti II. Merita anche osservazione una base di colosso sulla quale rimase parte dei due piedi egregiamente lavorati in granito rosso compatto, perchè da questo colosso era rappresentato il re Ameneftes successore di Ramesse II, e con grandissima probabilità il persecutore de’ giudei. Oltre a ciò merita osservazione particolare il gran sarcofago di basalto, sia per la perfezione del lavoro, sia perchè la sua posizione che doveva essere necessariamente verticale dà luogo a giudicarlo di antichità più rimota di tutti gli altri. Anche il capitello a calice di loto, i due leoni in marmo l’uno di lavoro puramente egizio, l’altro di lavoro egizio greco, il piede votivo in marmo bianco, sopra di cui Iside fu rappresentato dall’artista greco sotto la forma di un serpente con testa umana e coi simboli suoi propri, Osiride sotto la figura di Serapide, ed Oro sotto quella d’un giovanetto col dito alla bocca e il cornucopia nell’altra mano.

I mosaici, sopra il più grande de’ quali è rappresentato Orfeo colla lira, e negli altri un leone ed altri animali che gli stavano attorno, sono un lavoro romano insigne nel suo genere, e collocati ivi per mancanza di spazio altrove.