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80 | chiese |
done Giorgio, morto nel 1839, di Ludovico Morizio Guibert di Nizza, ingegnere al servizio di Francia e di Savoia, morto nei 1688, del marchese Tommaso Graneri, presidente di finanze, morto nel 1698, del conte Orazio Provana, ministro al congresso di Nimega, ambasciatore a Roma ed a Parigi, morto nel 1697.
Questa chiesa fu de’PP. Minimi, coll’annessovi convento in cui si veggono alcuni affreschi di Bartolommeo Guidoboni da Savona, che fu sepolto in questa chiesa nel 1709. Sono anche suoi alcuni quadri chiesa e nella sagrestia, ricca d’intagli in legno.
SS. Annunziata (Via di Po a sinistra). C.P. — Nel 1648 i confratelli della Compagnia del Santo Nome di Gesù comperarono un sito nella via di Po, e costrussero la chiesa dell’Annunziata. Nel 1776 i confratelli dell’Annunziata rabbellirono la chiesa e v’aggiunsero la faociata sui disegni del Martinez, architetto messinese, il quale vi è sepolto nella cappella sotterranea, detta della Madonna delle Grazie.
Le pitture intorno alle mura del coro sono del Pozzi, milanese. Il quadro dell’altar maggiore di Antonio Mari di Torino. Si sta ora ristaurando il soffitto con pittore del Gonin.
Gran Madre di Dio (Oltre il ponte di Po). C.P. — Al di là del ponte di Po sorge sopra un alto basamento la rotonda della Gran Madre di Dio; voto del Corpo Decurionale pel fausto ritorno del re nel 1814. Vittorio Emanuele vi pose la prima pietra addi 23 luglio 1818. Fu costrutta e quasi condotta a compimento durante il regno e mercé la liberalità di Carlo Felice. Costò due milioni e mezzo di lire. Il cavaliere Ferdinando Bonsignore, che ne diè il disegno, prese ad imitare il Panteon, e lasciò in Torino, in mezzo a tante opere borrominesche, un esempio di classico e puro stile. Il pronao è bellissimo. Sotto a questo tempio s’espongono i cadaveri abbandonati, che prima si lasciavano in un sito attiguo al Palazzo di Città.
La chiesa della Gran Madre di Dio è parrocchia suburbana.
Spirito Santo (Via dello Spirito Santo). — Ha forma di croce greca, con bell’ordine di colonne di marmo. L’antico coro s’adorna di vaghissimi stucchi. Al fianco sinistro della porta vi e la tomba del maresciallo Bernardo Ottone, barone di Rhebinder, svedese, cavaliere dell’Ordine supremo della SS. Annunziata, morto il 12 novembre 1743, che fu comandante in capo le truppe palatine nell’assedio di Torino, poscia entrato al servizio della Casa di Savoia.
È attigua al Corpus Domini, con la qual chiesa ha comunicazione interna; n’è però divisa di giurisdizione e d’interessi. Dicesi fondata