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PREFAZIONE DELL’AUTORE




Per quanto posso nelle mie deboli forze, quì ti presento, o Lettore benevolo, il nostro suolo benedetto come è, come il vidi, non avendo forse altro pregio queste mie descrizioni, se non che la reale, la pura verità. Se tu dunque cortese mi siegui, ora ti trasporterò colla lettura sovra ubertose colline lussureggianti di olivi e di fruttèti; or meco camminerai, come è il più di nostra vita, per aspri dirupi, o tra feraci campagne divise da limpide fiumane. O dagli alti monti in vaghissimo panorama scorgeremo insieme lontane profonde vallèe, ubertosi pascoli, solitarii romitaggi, boscaglie, e i rosèti, i giardini, le peschiere, le fonti, e gli ameni colli disparsi di borghi deliziosi, di città popolate, ed altre posizioni le più gioconde, ove sembra che v’abbia sede continua ridente primavera. O infine vedrai da lungi splendere l’aurora sulla placida marina, o sulle distanti turchinicce montagne, e il nascente sole che imperla i roridi prati; tal che lo sguardo tuo incantato nel vezzeggiare la variata leggiadrìa della Natura che ti para innanzi la più gaja e magica vista, palpiterai divoto nell’ammirare questo nostro ciel sereno, cotanto abbellito dal sorriso della Divinità. Soffermandoti nelle incivilite contrade, osserverai pur meco se nei diversi luoghi sianvi o no la pura fonte del bene; la Istruzione pubblica cioè, da ove scaturisce l’educazione, madre di quella virtù, che origina la prosperità verace del popolo: come la sventura va ben di sovente appresso gli animi non colti, ineducati. Vedremo non meno, poichè il carattere delle popolazioni risente l’influsso degli elementi topografici in mezzo ai quali esse vivono, come a cagion sua, del clima diverso, dell’aria cioè, dei fiumi, paludi e mare sull’uomo sano ed infermo, di preferenza sviluppansi in un paese certune malattie d’indole tutta particolare, piuttosto che altre, e come quindi diversa essere ancora ne deve la di loro medèla. Quanto varia Roma da Abaukir in Egitto! E le febbri popolari spesso uccidono più a causa del cattivo metodo di trattarle, di quello che in ragione di un loro carattere deleterio particolare. Additando io infine in