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a prati, i quali danno 50 some di fieno al Rubbio, per cui giungono a sei milioni le some, del peso che si dira. I pascoli prativi costituiscono quasi un quindicesimo dell’Agro romano, mentre estendonsi per Rubbia 7819, e per Rub. 12557 nella Provincia di Bologna, il decimo in quella di Ferrara, ove sono Rubbia 1638. — L’Agro romano alimenta nel verno anche il bestiame delle montagne dell’Umbria, Marca, Sabina, e della Marittima e Campagna, mentre nel Bolognese ed in Ferrara cotanto è il bestiame, che la raccolta non basta, e vi si supplisce con paglia, e con gli artificiali prati, i quali superano nel prodotto sei volte i prati naturali. — Approssimativamente esistono nello Stato Pontificio, Vaccine e Bufale 58997; Giumenti e Muli 14750; Pecore, che forniscono ognuna circa 2 libbre di lana 2500000; Capre 320000; Majali 680000. In tutta Italia, secondo il Conte Scopoli, come disse nel Congresso scientifico di Venezia nel 1844, si contavano Buoi 2,400000 Vacche 600000, Pecore 3,000000, Cavalli 480000. — Tutte le Provincie dello Stato hanno poi legnami da lavoro e da carbone. Le meglio fornite però sono l’Agro Romano, la Comarca, Bologna: manca del tutto in Ancona il legname da costruzione. Questo occupa Rubbia 56762, e quello da legna e da carbone, Rubbia 358758, dando di legna circa Some 5979690, e di carbone Some 597960. In ogni Provincia vedesi anche qualche porzione di sterile terreno: più ne offre la Comarca, e più di altre Benevento. — Poche sono le Api che si allevano nello Stato nostro, e vanno estese, nè più uccise, ma si asfissiano co’vapori d’acido solforoso. Tuttavia la raccolta del miele ogni anno ascende a chilogrammi 189840; La cera dà il prodotto nudo di chilogrammi 33900, per cui fa d'uopo comprarne all’estero 258520 di quella greggia, che lavorasi quindi nelle 28 prime fabbriche dello Stato Pontificio. Potrebbesi piantare e moltiplicare per radice, per getto, o sostituirsi alle siepi di spine la Myrica cerifera, la quale indigena della Carolina, vegeta assai bene pur fra noi ne’luoghi umidi, lungo i fossati, ed i fiumi. — I Vermi da seta sempre più si educano con grande attività, ed oltre 300000 libbre di seta istessa estraggonsi dallo Stato, rimanendovene almeno altre libbre 700000. In non poche parti, oggi s’utilizza assaissimo da una seconda raccolta dei bozzoli setiferi, che si può protrarre anche sino a tutto Luglio. Tale industria aumentasi oltre ogni credere in diverse Provincie, tanto che dal 17 Giugno al 17 Luglio 1856 si vendettero libbre 720341 d’ottimi bozzoli. Ognuno sa che in Europa le prime semente di essi filugelli vennero introdotte