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84 | libro ii. |
mette innanzi la cura di se medesimo: e chi attentamente bada a se stesso, facilmente tace degli altri. Tu non sarai raccolto mai nè divoto, se non taccia de’ fatti altrui, e non abbi l’occhio in singolar modo a te stesso. Se a te intendi e a Dio totalmente, poco ti muoverà ciò, che ti venga di fuori. Or dove sei tu, quando non sei presente a te stesso? e dappoichè sopra tutte le cose sei corso (dimenticato te stesso) qual pro ne traesti? A volere aver pace e vera unione con Dio, ti fa mestieri di gettarti tutto dietro le spalle, e te aver solamente davanti agli occhi.
3. Or tu farai molto profitto, se d’ogni temporale sollecitudine ti tenga sciolto. Molto in te scemerai per ogni piccola stima di cosa del mondo. Niente grande, niente alto, niente gradito, niente ti sia accetto, se non puramente Dio, o cosa di Dio. tieni per vanità checchè di consolazione ti venga da creatura. L’anima che ama Dio, disprezza tutte le cose che sono sotto di lui. Iddio solo eterno ed immenso, che tutto riempie, è conforto dell’anima, e vera letizia del cuore.