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capo xxiii. 59

a vivere con Cristo. Impara adesso a spregiare ogni cosa, acciocchè allora tu possi speditamente andartene a Cristo. Castiga adesso il tuo corpo per penitenza, sicchè allora tu possa aver sicura fiducia.

7. Ah pazzo! che vai tu divisando del viver lungo, non avendo pure un giorno in tua mano? Quanti ci rimasero colti, e fuor d’ogni loro pensiero divelti dal corpo? Quante fiate hai tu udito dire: Il tale morì di spada, quegli annegò, l’altro caduto dall’alto si fiaccò il capo, questi mangiando assiderò, quegli in sul giuocare finì la vita? Altri è morto di fuoco, altri di ferro, altri di peste, altri di assassinamento: e così fine di tutte le cose è la morte; e la vita degli uomini, in men ch’io nol dico, siccome ombra trapassa via.

8. Chi avrà di te memoria dopo la morte? e chi farà preghiere per te? Fa ora, fa, dilettissimo, tutto quello che puoi: perciocchè tu non sai ’l quando debba morire, e nè eziandio quello che sia per avvenirti dopo la morte. Mentrechè hai tempo, ti aduna ricchezze che mai non ti vengano meno. Dalla tua salute in fuori,