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32 libro i.

me in termine tutti i Santi per fruizione riposano. Oh! chi avesse pur una scintilla di vero amore: in verità proverebbe egli ogni cosa terrena essere piena di vanità.


CAPO XVI.


Del sofferire i difetti degli altri.


1. Quelle cose che l’uomo non vale a correggere in sè, o negli altri, le dee sofferire pazientemente, infino a tanto che Dio altramenti disponga. Considera ch’egli è per avventura meglio così, per prova di te e della tua sofferenza, senza la quale poco son da apprezzare i meriti nostri. Dei però per siffatti impedimenti supplicare a Dio, che si degni soccorrerti, sicchè tu possa comportarteli in pace.

2. Se altri una e due volte ammonito, pur non s’acqueti, non voler vincere con lui la prova, ma il tutto commetti a Dio, acciocchè egli ne abbia il piacimento ed onor suo in tutti i suoi servi, il quale ottimamente sa del male far bene. Ingegnati