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332 libro iv.

cuore: ma non però scoraggiarti soverchiamente, nè portarne disordinata tristezza. Concede Dio assai volte in un punto, ciò che lungamente negò; e alcuna volta quello che nel principio dell’orazione disdisse, si riserba di darlo nel fine.

2. Se immantinente si desse sempre la grazia della divozione, e si potesse averla a suo grado, per l’uomo infermo non metteria bene. il perchè in buona speranza ed umile sofferenza si vuole aspettarla. Ma tu però danne colpa a te, e a’ tuoi peccati, se ella non ti è data, o ritoltati occultamente. Alle volte è piccola cosa che impedisce la grazia, o da te l’allontana; s’ella è però da dir piccola, e non anzi gran cosa, che di tanto bene ti priva. Ma pure se ciò medesimo (sia poco, o sia grande) tu lo getti da te, e ’l vinca compiutamente, ti verrà ottenuto ciò che chiedesti.

3. Conciossiachè, come tu di tutto cuore ti metta a Dio, nè più secondo tuo grado o volere, questa nè quella cosa desideri, ma interamente in Dio t’abbandoni, così ti troverai a lui unito, ed in pace: essendochè