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capo xii. 325

Tu se’ ch’hai bisogno di me, non io di te, nè tu già vieni a dover santificar me, anzi io a santificar te, e a farti migliore. Tu vieni per essere santificato da me, e a me unito, e per ricevere vie maggior grazia, e di nuovo raccenderti alla emendazione. Non aver vile cotesta grazia; anzi con ogni sollecitudine apparecchia il tuo cuore, e ’l tuo Diletto introduci dentro di te.

4. Fa di bisogno però, non solamente che tu ti disponga a divozione avanti la comunione; ma e che in quella ti mantenga studiosamente dopo ricevuto il Sacramento, nè meno attenta guardia t’è richiesta di poi, che divota preparazione da prima: essendo che la buona custodia che segue appresso è ottima preparazione a conseguir la seconda volta grazia maggiore. Conciossiachè per ciò appunto altri si trova malissimo apparecchiato, perch’egli di subito stemperatamente si spande nelle ricreazioni esteriori. Guardati dal soverchio parlare, rimanti in secreto, e godi del tuo Signore. imperciocchè tu possedi colui, che pur tutto il mondo non basterebbe a rubarti. Io

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