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CAPO IV.
Che molti beni sono dati a coloro,
che si comunicano divotamente.
PAROLE DEL DISCEPOLO.
1. Signore Dio mio, previeni con l’abbondanza della tua dolcezza il tuo servo, e fammi degno ch’io con debita divozione m’accosti al tuo altissimo Sacramento. Sollecita il mio cuore a te, e del mio grave torpore mi scuoti. mi visita con la tua grazia, sicchè io assapori in ispirito la tua dolcezza; la quale, siccome in pieno fonte, sta in questo Sacramento raccolta. Porgi anche lume a’ miei occhi, da poter mirar fiso in così grande mistero, e a crederlo con indubitata fede mi riconforta. Conciossiachè ella è questa operazion tua, non d’umana virtù; tua sacra ordinazione, non ritrovamento d’uomo veruno; essendochè non ci ha persona al mondo che da sè basti a capire ed intendere sì fatte cose, che la sottigliezza persino trapassano dell’an-