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capo iii. | 293 |
zo di orazioni, e confessioni frequenti, e per la sacra comunion del tuo corpo, io mi rinnovi, mi purghi ed accenda; acciocchè per soverchio astenermene, io non venissi meno al santo proponimento.
3. Conciossiachè le passioni dell’uomo sono dalla sua giovinezza inchinevoli al male; e se egli di celeste soccorso non sia ajutato, immantinente sdrucciola in peggio. La santa comunione adunque ritrae dal male, e al bene dà forze. Imperciocchè, se adesso io sono assai volte sì negligente e sì tepido, mentre pur mi comunico, o celebro Messa, or che dovrebb’essere, s’io non prendessi la medicina, nè sì grande ajuto mi procacciassi? E quantunque ciascun giorno io non sia bene acconcio, nè a celebrar preparato, darò opera nondimeno, ch’io possa a’ proprj tempi ricevere i divini misteri, e di tanta grazia partecipare: poichè questo è la sola principale consolazione dell’anima fedele, mentre che sbandita da te vive nel corpo mortale, che ella, quanto più spesso può, si ricordi del suo Signore, e ’l suo amato con cuor divoto riceva.